📊 L’Italia si è posizionata al primo posto nella classifica “Top Global Destination 2025”, superando Paesi come Grecia, Francia, Giappone e Croazia. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito dell’International Luxury Travel Market (ILTM), il principale evento B2B dell’America Latina dedicato al turismo di lusso, tenutosi a San Paolo del Brasile.
Secondo l’Amministratore Delegato di ENIT, Ivana Jelinic, questo risultato conferma l’importanza crescente che lusso e shopping rivestono nel turismo italiano.
🏛 Roma e Italia al top per viaggi romantici
Il primato italiano si estende anche al segmento delle singole città: Roma è salita sul podio delle destinazioni urbane più amate, superando metropoli come Londra e Tokyo. Parallelamente, l’Italia si conferma regina delle “Honeymoon Destination”, preferita a località iconiche come Bali o la Polinesia da parte dei viaggiatori internazionali in cerca di luoghi ideali per celebrare matrimoni e lune di miele.
👜 Shopping tourism: crescita record e impatto economico
Nel 2024 oltre 2 milioni di turisti dello shopping hanno scelto l’Italia, segnando un aumento del 7% rispetto al periodo pre-Covid. Questo risultato è stato agevolato anche dal dimezzamento della soglia del tax free shopping deciso nella legge di bilancio 2024, che ha ridotto il tetto minimo di spesa per i consumatori extra-UE che desiderano acquistare beni esenti da IVA.
Il valore economico diretto dello shopping tourism sul PIL italiano è stimato in oltre 2,5 miliardi di euro, secondo i dati dello Shopping Tourism Monitor, cui ENIT partecipa come partner istituzionale.
✈️ I turisti USA trainano la domanda internazionale
Nel 2024 l’Italia ha accolto oltre 4 milioni di turisti provenienti dagli Stati Uniti, equivalenti al 4,6% del totale dei visitatori stranieri. Questi flussi hanno generato 33,7 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva di circa 6,5 miliardi di euro.
Secondo il National Travel and Tourism Office, il 77,9% dei viaggiatori statunitensi che giungono in Italia fa shopping, una percentuale superiore rispetto a quella registrata in Europa (76,3%) e in altri mercati internazionali (67%). Le previsioni per la stagione aprile–settembre 2025 indicano un ulteriore incremento: si stimano 1,65 milioni di passeggeri statunitensi in arrivo negli aeroporti italiani, con un aumento del +10,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il 94% di essi viaggerà per motivi di vacanza.
👔 Occupazione turistica in crescita: dati, tendenze e prospettive
L’industria del turismo ha contribuito in modo significativo all’occupazione nel 2024, con un impatto pari al 13% del totale, e proiezioni in crescita fino al 16% entro il 2034. Secondo ENIT, eventi di portata internazionale come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina hanno rafforzato ulteriormente questo trend.
Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha sottolineato il ruolo dell’Esecutivo nel sostenere il comparto, ricordando che il turismo è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia, ma ora è tornato al centro dell’agenda politica. Le politiche attuate hanno permesso la creazione di un milione di nuovi posti di lavoro e hanno rafforzato la posizione degli operatori del settore.
📆 Turismo nei ponti primaverili e destagionalizzazione
Il ministro Santanchè ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nei ponti di primavera, che hanno visto un flusso straordinario di turisti da tutto il mondo, dalle città d’arte ai borghi, dal mare alla montagna. Questo incremento testimonia l’attrattività e la resilienza del patrimonio turistico italiano.
La sfida ora è rendere questi flussi più regolari e sostenibili nel tempo, riducendo la concentrazione stagionale e distribuendo meglio l’afflusso turistico lungo tutto l’anno. Secondo il ministro, il governo sta già intervenendo in questa direzione con politiche mirate.
Un altro obiettivo riguarda la carenza di personale nel settore, passata da 350.000 unità nel 2022 a circa 260.000 nel 2024. Secondo Istat, le attività direttamente e indirettamente collegate al turismo hanno coinvolto nel 2024 circa 2 milioni di lavoratori, registrando un aumento del 2% rispetto al 2023. L’occupazione complessiva – diretta, indiretta e indotta – ha superato i 3 milioni di addetti.
Le stime di Unioncamere indicano che il turismo esprimerà uno dei fabbisogni occupazionali più elevati nel quinquennio 2025–2030, con una richiesta tra 551.000 e 683.000 unità, pari al 18% del fabbisogno nazionale
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Scritto da:
Giampiero Lascaro
- Pubblicato il: Maggio 12, 2025