E-commerce, Coupon, Cashback: La via d’uscita dalla crisi dei consumi?

Nel primo semestre del 2022 gli e-commerce incassano in Italia 45,9 MLD di € con un incremento del 14% rispetto al 2021.
D’altro canto, i pagamenti digitali in Italia sono aumentati del 23% negli ultimi 2 anni raggiungendo i 145,6 MLD di € solo nel primo semestre del 2021 (di cui 52 in contactless e 2,7 via smartphone)

Strano Paese, il nostro: se da un lato il contante e la spesa “di prossimità” continuano ad essere  una modalità molto praticata e dura a morire, crescono vertiginosamente il ricorso  all’eCommerce e alla digitalizzazione delle transazioni con un incremento significativo dei  Wallet, siano essi aperti, semichiusi o chiusi. 

Indice

IN PRINCIPIO ERA IL COUPON… 

Mutuato digitalmente dal classico “buono sconto” cartaceo, il Coupon, ovvero una stringa di  caratteri o una password digitale che se inserita nell’apposito campo testuale di un negozio online  aggiudica un benefit sull’acquisto, come uno sconto sulla spesa (in percentuale o a cifra fissa), un  omaggio, la spedizione gratuita o altro”, ha riscosso immediato successo ed è tuttora il motore  principale che spinge ad acquistare online. Di norma sono i singoli negozi a promuoverli ed  esistono piattaforme o app in grado di aggregare e mostrare le migliori offerte sul mercato  affinché si possa poi scegliere di quale usufruire. La loro applicazione è semplicissima e il loro  effetto è immediato sul carrello della spesa.

…POI ARRIVO’ IL CASHBACK 

Interessante meccanismo di fidelizzazione, il Cashback è una sorta di “Premio Fedeltà”  consistente in un “tesoretto” che si accumula in denaro a patto di effettuare transazioni  all’interno di una ben precisa piattaforma che riunisce diversi negozi di eCommerce

Di più complessa gestione rispetto ai Coupon e di norma incompatibile con questi, ha però il  vantaggio di riconoscere denaro sonante all’acquirente, denaro che può essere accumulato  all’interno di un portafoglio digitale personale qualsiasi (wallet). 

L’uso del Cashback comporta una maggiore attenzione da parte del Cliente anzitutto perché la  transazione deve avvenire obbligatoriamente all’interno della piattaforma cashback scelta  (per il cui accesso bisogna registrarsi). Inoltre il riconoscimento del Cashback è legato spesso a  singoli prodotti e può essere limitato a determinate forme di pagamento. Infine, ma non da ultimo,  la sua assegnazione effettiva resta in capo solo all’ultimo sito da cui si è usciti per  comperare, dettaglio la cui trascuratezza comporta la perdita dei riaccrediti a causa del  meccanismo tecnico della “sovrascrittura successiva” delle transazioni, sottovalutato da molti  utenti. 

Anche per il Cashback esistono oggi siti o app in grado di aggregare e mostrare le migliori offerte sul mercato, cosa che semplifica la scelta; tuttavia va ribadito che si tratta di un meccanismo di  loyalty e non di un vero e proprio sconto o, men che meno, di una forma impropria di  guadagno per il Cliente.

INTERNET SALVERA’ I CONSUMI? 

I dati “puri” sembrerebbero dirci questo. Di certo le attuali crisi che ci attanagliano impongono  una razionalizzazione del mercato, sia dal lato dei consumi che della logistica. L’acquisto  online sembra favorire questo processo unendosi alla facilità di accesso e d’uso da parte del  Cliente. La vera sfida sarà semmai quella di garantire una Rete sempre più capiente, efficiente  e capillarmente accessibile, aspetti non così scontati alla luce delle conseguenze energetiche e  geopolitiche delle crisi in atto.

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