Amazon Prime Air, entro l’anno al via il drone-fattorino in Texas

Amazon Prime Air è pronto al decollo. Il servizio del colosso di Jeff Bezos che prevede la consegna merci attraverso veicoli a pilotaggio remoto – dunque droni – sta per prendere il volo, è il caso di dirlo, nei cieli del Texas.

Secondo quanto riportato dalla testata online Agenzia Italia, non mancherebbe più molto tempo all’inizio dell’attività in un distretto situato nel popoloso Stato americano.

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Amazon Prime Air non è più fantascienza

A quanto pare il momento è ormai giunto: Amazon ha deciso di puntare in maniera decisa sulle consegne tramite drone

È dal 2013 che sentiamo Bezos parlare di servizi tramite velivoli a guida autonoma. Inizialmente però, sembrava che i droni-fattorino avrebbero consegnato merci volando a mezz’aria accanto a una DeLorean DMC-12. Anche a causa dei ripetuti flop in cui il servizio è incappato negli ultimi anni, si pensava che il piano fosse qualcosa da film di fantascienza.

L’azienda ha già effettuato alcuni test di consegna tramite UAV (acronimo di Unmanned Aerial Vehicle, ovvero veicolo aereo senza pilota), dal 2013 a oggi, riscontrando successo in termini di tempi ed emissioni, sempre però su scala molto ridotta. È giunto perciò il momento di aumentare le ambizioni.

Non appena la burocrazia avrà fatto il suo corso e i test sui droni da impiegare saranno completi, Amazon Prime Air volerà dapprima nella cittadina di Lockeford, che è casa per 4mila persone a 160 chilometri da San Francisco, e poi nella ben più popolosa College Station, sede della quarta università statunitense per estensione – Texas A&M – dove i residenti sono 120mila.

Lo sviluppo di Amazon Prime Air si è avvalso del contributo di alcuni ricercatori provenienti dal campus locale e ciò è stato determinante per la selezione del centro come uno dei primi poli ove i fattorini scenderanno dal cielo.

Ambizione e sviluppo

Negli ultimi 9 anni, il programma per consegnare con i droni ha avuto uno sviluppo non rapido ma certamente costante. L’obiettivo di Bezos era di giungere all’attivazione del servizio, almeno in alcune aree significative, entro il 2018. Amazon Prime Air è in ritardo di 4 anni ma non dovrebbe farci attendere più molto.

In realtà, non sarebbe stato comunque possibile iniziare molto prima: l’autorizzazione dell’ente statunitense per l’aviazione civile è datata 2020 e, senza nulla osta sottoscritto dalla Federal Aviation Administration, era impensabile dare il via alle operazioni, o il servizio sarebbe stato fuorilegge.

La flotta di Amazon prime Air

La parola chiave del servizio Amazon Prime Air è una e una sola: velocità. Il sogno dell’azienda è offrire agli acquirenti la consegna in 30 minuti dall’acquisto. Oggi, la flotta non è ancora a tal livello – non è neppure una vera e propria flotta, sebbene Amazon si stia dotando di sempre più droni.

I veicoli sono attualmente capaci di trasportare pacchi fino a 2 chilogrammi di peso in meno di 60 minuti, volando a un’altezza massima di 120 metri e senza superare la velocità di 80 chilometri orari. Il funzionamento è semplice: lo UAV raggiunge la sua destinazione, scende ad una altezza sicura sopra il cortile – o di fronte alla porta – e poi rilascia il pacco da consegnare. Dopodiché vola via rientrando alla base.

I droni sono prodotti e assemblati a Seattle, dove ha sede l’hub principale del team che cura Amazon Prime Air. Il software attualmente in via di sviluppo include un radar, capace di rendere i velivoli consapevoli degli ostacoli che li circondano cosicché li possano aggirare.

La frontiera della consegna aerea non riguarda soltanto Amazon. Anche Walmart desidera iniziare a sfruttare i droni per il domicilio entro il 2022 mentre Wing, azienda parte del gruppo Alphabet, sta testando il servizio in Finlandia, Australia e, a breve, farò lo stesso anche negli USA.

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