Celebrità contro l’utilizzo non autorizzato della loro immagine e voce nell’Intelligenza Artificiale: Potenzialità vs Rischi

L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) per generare immagini e voci ha aperto nuove frontiere nel mondo  della tecnologia e dell’intrattenimento. Tuttavia, recenti casi di celebrità che si oppongono all’utilizzo non autorizzato delle proprie immagini e voci pongono in evidenza i potenziali rischi connessi a questa tecnologia.
Il caso più recente riguarda l’attrice Scarlett Johansson, le cui immagini e voce sono state utilizzate da una app senza il suo consenso. Questo incidente solleva importanti questioni legali e etiche sull’uso delle immagini e delle voci di personaggi pubblici nell’IA.

Indice

Il consenso delle celebrità: un aspetto cruciale

Nel caso di Scarlett Johansson, il suo rappresentante, Kevin Yorn, ha annunciato l’intenzione di agire legalmente contro l’app che ha utilizzato l’immagine e la voce dell’attrice senza autorizzazione: a ribadire quanto sia importante il consenso delle celebrità quando si tratta dell’utilizzo delle loro immagini e voci nell’IA. Le leggi sulla privacy e i diritti d’autore sono centrali in questo contesto, e le celebrità stanno diventando sempre più vigili nella protezione dei propri diritti.

Tom Hanks e Stephen Fry: casi precedenti

Scarlett Johansson non è l’unica celebrità a doversi confrontare con l’uso non autorizzato della propria immagine nell’IA. Il leggendario attore Tom Hanks ha recentemente avvertito i suoi follower sui social media di un video in cui veniva utilizzata la sua somiglianza per promuovere un “piano dentale” con l’ausilio dell’IA. Anche l’attore e conduttore televisivo inglese Stephen Fry ha sperimentato un caso simile, quando la sua voce è stata addestrata su estesi spezzoni senza il suo consenso.

Potenzialità dell'IA nell'imitare celebrità

Con l’avanzamento delle tecnologie di IA, la capacità di generare voci e immagini di alta qualità sta crescendo rapidamente. Questo solleva la possibilità di vedere film doppiati in altre lingue con la stessa voce dell’attore originale o di riportare in vita voci di cantanti già scomparsi. Queste potenzialità hanno il potere di rivoluzionare l’industria dell’intrattenimento, ma pongono anche sfide etiche e legali.

Rischi legati all'uso non autorizzato dell'IA

I rischi connessi all’impiego non autorizzato dell’Intelligenza Artificiale per la generazione di immagini e voci di personalità di risonanza comporta non solo la potenziale violazione dei diritti alla privacy e alla proprietà intellettuale, ma soprattutto il verificarsi di circostanze in cui contenuti generati mediante l’uso dell’IA vengono attribuiti a un personaggio pubblico, riverberandosi sulla sua immagine e sulla fama legata al suo nome. Ciò  sottolinea l’imperativo urgente di istituire normative più severe e di promuovere una scrupolosa regolamentazione che dettagli i limiti nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a scopi di intrattenimento.

Conclusioni

Il caso di Scarlett Johansson e altre celebrità, che hanno reagito all’uso non autorizzato delle proprie immagini e voci nell’IA, mette in luce le sfide legali ed etiche legate a questa tecnologia. Se da un lato l’IA offre incredibili potenzialità per l’industria dell’intrattenimento, dall’altro pone interrogativi importanti sulla privacy, la sicurezza e i diritti d’autore. È cruciale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti dei titolari dei dati biometrici a cui l’IA attinge per le sue creazioni, affinché questa potente tecnologia possa essere sfruttata in modo etico, responsabile e soprattutto privo di risvolti civilistici e persino di quelli penali che già si scorgono all’orizzonte.

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