L’impatto della digitalizzazione sul commercio internazionale

L’impatto della digitalizzazione sul commercio internazionale sta diventando sempre più decisivo, come evidenziato da un recente Policy paper pubblicato dall’Ocse. Questo documento fornisce una chiara panoramica sull’evoluzione del commercio digitale e delle politiche commerciali digitali, con alcune importanti conclusioni emerse dall’analisi empirica.

Indice

Il ruolo cruciale della connettività digitale nell'abbattimento dei costi

Uno dei principali vantaggi della crescente connettività digitale è il suo impatto sui costi commerciali, sia a livello nazionale che internazionale. Un aumento dell’1% della connettività digitale è associato a una riduzione dello 0,3% dei costi del commercio interno e dello 0,1% dei costi del commercio internazionale. Questo doppio dividendo della connettività digitale sta contribuendo in modo significativo all’efficienza del commercio internazionale.

Il commercio digitale come catalizzatore per gli accordi commerciali

Inoltre, il commercio digitale ha dimostrato il potenziale di poter raddoppiare l’effetto degli accordi commerciali. La riduzione delle barriere nazionali che impediscono il commercio digitale ha un impatto positivo sulle esportazioni, specialmente per i servizi erogabili digitalmente. Questo dimostra come la connettività digitale e le politiche commerciali digitali abbiano un ruolo chiave nella riduzione dei costi commerciali e nella promozione degli scambi tra paesi.

Il Cambiamento nella Geografia del Commercio Digitale

La geografia del commercio digitale sta subendo cambiamenti significativi. Nel 1995, i paesi dell’Ocse rappresentavano l’82% delle esportazioni globali stimate nel commercio digitale, ma nel 2018 questa quota era scesa al 73%. Gli Stati Uniti, sebbene rappresentino ancora la maggior parte delle esportazioni di commercio digitale globale (15,5% nel 2018), hanno visto una leggera diminuzione rispetto al 1995. Allo stesso modo, Germania, Francia e Italia hanno registrato cali significativi.
D’altra parte, la Repubblica Popolare Cinese ha visto crescere la sua quota di commercio digitale stimato dal 2% nel 1995 al 6,7% nel 2018. L’India ha addirittura quadruplicato la sua quota, passando dall’1% al 4%. Anche Singapore ha registrato un notevole aumento, passando dall’1,6% al 3% nel 2018.
L’importanza relativa del commercio digitale rispetto al commercio totale varia notevolmente da paese a paese. Ad esempio, il Lussemburgo ha visto il commercio digitale rappresentare oltre l’80% delle sue esportazioni totali, rispetto al 57% nel 1995. Altri paesi con una significativa quota di commercio digitale includono il Regno Unito (51% nel 2018), l’Irlanda (49%), l’India (35%) e gli Stati Uniti (35%).

Accordi Commerciali Digitali in Aumento

Le disposizioni sul commercio digitale sono diventate sempre più comuni negli accordi commerciali. Secondo il database TAPED (Trade Agreements Provisions on Electronic-commerce and Data) a giugno 2022, il 33% di tutti gli accordi conteneva disposizioni sul commercio digitale, o e-commerce. Queste disposizioni coprono una serie di questioni, tra cui la facilitazione del commercio digitale, la privacy e la protezione dei dati, la protezione del consumatore, la sicurezza informatica e i dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche.

Governance Flessibile per Affrontare le Sfide Digitali

Inoltre, sono stati negoziati accordi più ampi sull’economia digitale che coprono questioni come l’intelligenza artificiale (AI) e le piccole e medie imprese (PMI). Alcuni di questi accordi sono entrati in vigore recentemente, come l’accordo di partenariato per l’economia digitale tra Nuova Zelanda, Singapore e Cile, l’accordo sull’economia digitale tra Australia e Singapore, l’accordo sul commercio digitale DTA tra Regno Unito e Ucraina e l’accordo di partenariato digitale CoreaSingapore.

Indubbiamente, la digitalizzazione sta rivoluzionando il panorama del commercio internazionale in modi sorprendenti. La connettività digitale e le politiche commerciali legate al digitale stanno contribuendo a rendere il commercio più efficiente, tagliando i costi e agevolando gli scambi tra le nazioni. È interessante notare come la mappa del commercio digitale stia vivendo un’incredibile trasformazione, con una crescita considerevole in paesi al di fuori dell’Ocse. Inoltre, le clausole relative al commercio digitale stanno diventando un elemento sempre più comune all’interno degli accordi commerciali, affrontando una vasta gamma di questioni. Tuttavia, ciò che emerge con chiarezza è che una governance flessibile e coordinata nel contesto digitale svolge un ruolo assolutamente cruciale nel definire il futuro del commercio digitale, adattandosi agilmente alle mutevoli dinamiche del mondo moderno.

Fonte: Oecd Trade Policy Paper n. 273 (“Of bytes and trade: quantifying the impact of digitalisation on trade”)

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