UN articolo di Leoniero Dertona, pubblicato il 24 ottobre 2023, analizza i dati degli indicatori previsionali PMI per gli Stati Uniti e l’Unione Europea. I dati mostrano una situazione molto contrastante tra le due aree economiche: gli Stati Uniti registrano una crescita dell’attività economica, mentre l’Unione Europea è in recessione. Negli Stati Uniti, lo S&P Global US Composite PMI è salito a 51,0 nell’ottobre 2023, rispetto al 50,2 di settembre. Si tratta dell’espansione più rilevante da luglio, sostenuta da un tasso di crescita più rapido sia nei servizi che nelle attività manifatturiere. Le condizioni della domanda nel settore manifatturiero sono migliorate per la prima volta da aprile, mentre le nuove attività nel settore dei servizi sono diminuite per il terzo mese consecutivo, a causa degli alti tassi di interesse e delle difficili condizioni economiche.
In Europa, l’HCOB Eurozone Composite PMI è sceso a 46,5 nell’ottobre 2023, in calo rispetto al 47,2 di settembre. Si tratta del quinto mese consecutivo di calo dell’attività imprenditoriale e la flessione più marcata da novembre 2020. Sia l’attività dei servizi che quella manifatturiera hanno continuato a contrarsi.
Questi dati suggeriscono che le due aree economiche stanno andando in direzioni opposte. Gli Stati Uniti sono in una fase di crescita, mentre l’Unione Europea è in recessione.
Impatto della crisi economica in Europa
La crisi economica in Europa avrà un impatto negativo sulla crescita e l’occupazione. Si prevede che il PIL dell’Unione Europea crescerà del 2,6% nel 2023, in calo rispetto al 3,7% previsto in precedenza. L’occupazione è destinata a diminuire di 0,2 milioni di posti di lavoro nel 2023.I settori più colpiti dalla crisi saranno quelli che dipendono maggiormente dall’energia, come l’industria manifatturiera e il turismo.
La crisi avrà anche un impatto negativo sui mercati finanziari europei, che potrebbero registrare un calo dei prezzi degli asset e un aumento della volatilità.
La crisi economica in Europa potrebbe avere conseguenze negative anche per la stabilità sociale e politica del continente. Un aumento della disoccupazione e della povertà potrebbe portare a un aumento delle tensioni sociali e a un’erosione della fiducia nelle istituzioni.
Entrando nel dettaglio
L’autore dell’articolo attribuisce la differenza di performance economica tra Stati Uniti e Europa a una serie di fattori, tra cui:
- La politica monetaria più restrittiva della Federal Reserve, che ha contribuito a raffreddare l’inflazione negli Stati Uniti, ma ha avuto un impatto negativo sulla crescita economica;
- La guerra in Ucraina, che ha causato un’interruzione delle forniture di gas e ha contribuito a far aumentare i prezzi dell’energia e delle materie prime;
- La crisi energetica, che ha colpito duramente l’industria manifatturiera europea;
- Le politiche economiche europee, che hanno indebolito la concorrenza e l’innovazione.
L’autore conclude affermando che la crisi economica in Europa è destinata a peggiorare, con conseguenze negative per la crescita e l’occupazione.
Possibili soluzioni
Per affrontare la crisi economica in Europa, sarebbe indispensabile adottare una serie di misure di politica economica volte ad invertire il trend recessivo e deflattivo. Ad esempio:
- Una politica monetaria più espansiva da parte della Banca Centrale Europea, per sostenere la crescita economica;
La Banca Centrale Europea (BCE) ha già avviato un programma di acquisto di asset per sostenere la crescita economica; tuttavia, è possibile che la BCE possa adottare misure ancora più espansive, come un taglio dei tassi di interesse o un aumento della quantità di liquidità disponibile sul mercato. - Investimenti pubblici in infrastrutture e ricerca e sviluppo, per favorire la crescita sostenibile; Questi possono contribuire a creare posti di lavoro e favorire la crescita sostenibile. L’Unione Europea ha già lanciato un piano di investimenti da 1,8 trilioni di euro, ma è necessario accelerare la sua attuazione.
- Riforme strutturali per migliorare la competitività dell’economia europea. Queste misure sono necessarie per evitare che la crisi economica si trasformi in una recessione più profonda e prolungata. Le riforme strutturali possono migliorare la competitività dell’economia europea e renderla più resiliente alle crisi. Tra le riforme possibili, si possono citare la riduzione della burocrazia, la semplificazione delle norme e l’aumento della concorrenza.
Conclusioni
L’impatto della crisi economica in Europa sarà significativo e avrà conseguenze negative per la crescita, l’occupazione e la stabilità sociale e politica del continente. È necessario adottare una serie di misure di politica economica per affrontare la crisi e evitarne le conseguenze peggiori.
Le soluzioni per affrontare la crisi economica in Europa sono complesse. È necessario un approccio coordinato da parte delle istituzioni europee e nazionali per affrontare le molteplici e diverse cause della crisi.
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Scritto da:
Giampiero Lascaro
- Pubblicato il: Ottobre 27, 2023